martedì 31 marzo 2009

21 marzo 2009 - la serata



(l'enofilosofo eligio elle alla carica, mentre un nutrito - grazie alla cucina di Michelangelo F. - drappello di eroici partecipanti andava a superare la mezzanotte)



(verso libero e mara g.)

(ringraziamo per aver immortalato alcuni istanti
la fotografa d'eccezione Ivana Es.)

lunedì 30 marzo 2009

Martedì 8 aprile 2009




dalle ore 19.30 alle ore 21:30

in via Litta, nr 2 (lotto 25) presso il Circolo di Rifondazione
(zona piazza Capecelatro)

Prego tutti di far girare la notizia agli interessati, causa problemi sulle mailing list.

per informazioni

Network of Artists Against War Italia
Loredana Morandi
cell 348/7490558
email argonews@argonews.it

30 marzo 2009


Care amiche, cari amici,
ricorre oggi il 33° anniversario della Giornata della Terra, giornata
della difesa della terra palestinese dalla distruzione e dalla
confisca da parte dei governanti d'Israele. Nel 1976 i governanti di
Israele, scatenarono un feroce attacco contro la minoranza araba in
Israele. Uccisioni, arresti, confisca di terre, distruzione di case
ed espulsione dei cittadini arabi dalle loro abitazioni e dalle loro
terre, a Gerusalemme, nel Neghev e nella Galilea. Pratica che si
ripete ancora di più oggi, particolarmente dopo la vittoria
dell'estrema destra razzista nelle ultime elezioni israeliane del
mese scorso.

In occasione di questa ricorrenza, credo che è compito di ogni uomo
libero e democratico del mondo di denunciare e condannare i crimini
di guerra israeliani commessi dall'esercito israeliano contro la
popolazione palestinese di Gaza, per affermare e difendere il
diritto del popolo palestinese alla vita e alla sua terra, invio
questa poesia di Samih Al Kassem, amico d'infanzia e di lotte del
grande poeta Darwish,

Il nemico del sole

Perderò, forse, lo stipendio,
come tu lo desideri;
sarò costretto a vendere abito e materasso;
farò, forse, il portatore di pietre;
il facchino,
lo zappino di strada
oppure l´operaio in una officina;
forse sarò anche costretto a cercare nei letami
per trovare un grano da mangiare;
o forse morirò nudo e affamato.
Ciò malgrado non mi rassegnerò mai a te,
o menico del sole!
Ma resisterò fino all´ultima goccia
di suange nelle mie vene.

Tu mi potresti rubare l´ultimo palmo di suolo;
saresti capace di dare alle prigioni
la mia giovane età;
di privarmi dell´eredità di mio nonno:
degli arredamenti, degli utensili casalinghi
e dei recipienti.
Saresti pure capace di dare al fuoco
le mie poesie ed i libri miei
ed ai cani la mia carne.
Saresti - come è vero - un incubo
sul cuore del nostro villaggio,
o nemico del sole!
Ciò malgrado, non mi rassegnerò mai a te
e, fino all´ultima goccia
di sangue nelle mie vene
resisterò!...

Potresti spegnermi la luce che m´illumina la notte
e privarmi di un bacio di mia madre;
i ragazzi vostri sarebbero capaci di insultare
il mio popolo e mio padre;
qualche vigliacco di voi sarebbe capace di
falsificare pure la mia storia;
Tu stesso potresti privare i figli miei
di un abito di festa;
saresti capace di ingannare,
con falso volto,
gli amici miei,
crocifiggermi i giorni su una visione umiliante,
o nemico del sole!
Ciò malgrado, non mi rassegnerò mai a te
e, fino all´ultima goccia di sangue nelle mie vene
resisterò!...

O nemico del sole!
Nel porto vedo degli ornamenti,
dei segni di gioia;
sento delle voci allegre
e degli applausi entusiasti
che infuocano d´allegria la gola;
e nell´orrizonte vedo una vela
che sfida il vento e le onde
sormontando con fiducia i pericoli!

Questo è il ritorno di Ulisse
dal mare dello smarrimento.
Questo è il ritorno del sole
E dell´uomo espatriato!...
Per gli occhi di lui e della amata terra
giuro di non rassegnarmi mai a te
e fino all´ultima goccia di sangue nelle vene,
resisterò,
resisterò,
resisterò!...

W LA GIORNATA DELLA TERRA,
W LA LOTTA DEL POPOLO PALESTINESE
PER UNA PALESTINA LIBERA, LAICA E DEMOCRATICA

Dr. Yousef Salman
Delegato della Mezza Luna Rossa Palestinese in Italia
Cell.: 347 9013013
http:/www.palestinercs.org

lunedì 23 marzo 2009

GRAZIE




grazie di tutto
per la libertà che ha mosso
i suoi piedi e si è presa
tutte le licenze
tutte le porte
tutti i varchi
grazie per le poesie
che hanno rimbalzato
aprendo orizzonti
che hanno scosso i piedi
segato palafitte
di abitudine
slegato menti
allacciato sensi
grazie per le narrazioni
che hanno ricamato trame
per le foto
che hanno fermato gesti
per i dipinti
che hanno colorato nessi
per i cibi che hanno
coccolato pance
e agovolato abbracci
e per i vini che
versati hanno versato
versanti hanno fatto il verso
versatili hanno raggomitolato
le ore fino a farle divenire
millenni di significato
spazi infiniti di memoria
collettiva
grazie per la mezza luna rossa
per gli ebrei contro l'occupazione
per gli editori liberi
per i cuori ribelli
per i siti creativi
i blog aperti
le associazioni senza timori
riverenziali verso
l'assoluto che vuole farsi unico
per le pleiadi i carri gli astri sparsi
per tutte le stelle cadute
e cadenti
grazie per i filosofi creativi
per i lettori curiosi
per i duetti di linguaggio
per i cori di solidarietà
per chi non si rassegna
alla rassegnazione
per chi non ne vuole sapere di
imparare la lezione
per chi è contro
e grazie a tutti noi
condivisione di un attimo
di storia inventato assieme
assieme vissuto
e parte del noi
che ora siamo

lunedì 9 marzo 2009


L’Associazione Culturale “Ingresso Gratuito”
ed il Sito internet di scrittura www.descrivendo.com
presentano
“Un varco nel muro”
http://unvarconelmuro.blogspot.com/
Sabato 21 Marzo 2009
alle ore 20,00 in Via Castelforte, 4 - Roma

“Nel 1989 con l’abbattimento del muro di Berlino ci avevano fatto credere in un passaggio epocale che avrebbe visto la fine dei muri e delle guerre. Siamo stati visibilmente ingannati. Le guerre sono aumentate su tutta la terra ed i muri si sono moltiplicati. Partiamo dal muro attorno alla Palestina, al muro tra Messico ed Usa ed a tutti i muri tra il nord ed il sud del mondo. E poi i muri della comunicazione, i muri tra le persone, i muri tra virtuale e reale, che siano pareti di casa o di senso comune”.
Contributi a questa serata di poesia, cultura e politica di Francesca Farina, Andrea D'Urso, Stelle Cadenti, Patrizia Calogero, Desi Calogero, Mara Guidi (www.descrivendo.com), Serena Guly (infinito edizioni srl), Luca Leone ("Uomini e belve" infinito ed.), Paolina Carli, Marcella Boccia, Norma Coccia, Yousef Salman (Mezza luna rossa), Antonia Colasante (foto), Pasquale Cirulli (pittore Ass. Il Sestaccio), Antonio Genovese (pittore).
Ci sarà uno spazio espositivo e si potrà cenare assieme con un piatto di pasta ed un buon bicchiere di vino dalle ore 20.00.

martedì 3 marzo 2009

dinamiche rondiste da repubblica


Giovani di un centro sociale a contatto col presidio del Carroccio
Due straniere chiedono ai "vigilantes" di rimuovere il simbolo "Destra veneta"
Padova, scontro fra ronde e no global
immigrati contro le casacche di An
L'accusa dei leghisti: "Ci hanno offeso e spintonato. Alla fine è intervenuta la polizia"
Critico il sindaco: "Le forze dell'ordine ora devono proteggere i 'rondisti', anziché i cittadini"


Una ronda a Padova
PADOVA - Sono volati schiaffi venerdì sera a Padova tra no global e leghisti. Esponenti dei due gruppi si sono confrontati fisicamente sulla questione delle ronde, con la polizia che è dovuta intervenire per difendere i 'rondisti'. Il tutto mentre un gruppo di immigrati, fiaccole in mano, invocava pace e tolleranza nel quartiere della Stanga. Critico il sindaco Flavio Zanonato. Minimizza il questore di Padova, Luigi Savina, che fornisce i dati sulla criminalità: "In calo del 20%".

(28 febbraio 2009) Tutti gli articoli di politica

Uomini e belve, di Luca Leone
Le tante guerre dimenticate, i soprusi che ogni giorno in luoghi lontani e vicini vengono perpetrati, la miseria, la disperazione, insomma tutti quegli argomenti che restano sulle pagine dei quotidiani quel tanto che basta a fare notizia e a placare la brama di voyeurismo sono qui raccolti in un libro reportage sui sud del mondo, specificando che “non esistono solo i sud del mondo geografici, ma anche quelli sociali e culturali”.

Si parla dei vicini Balcani: delle ceneri della Bosnia, delle donne che non hanno un corpo su cui piangere, dei criminali di guerra che girano indisturbati; dei tanti perseguitati politici in Africa che, dopo aver superato innumerevoli difficoltà, approdano sulle nostre coste e si vedono rifiutare lo status di rifugiato. Sono ragazzi, anche molto giovani, sfuggiti a morte certa per l’appartenenza politica o per non aver voluto imbracciare i fucili, con il sogno di potere ancora studiare e trovare un giorno un lavoro.

Facce che quotidianamente confondiamo tra i tanti disperati senza nome, come fossero una sola persona: lavavetri, venditori di calze. Uomini e belve resttituisce a questi volti una storia e un’identità là dove pregiudizio e ignoranza costringono all’anonimato e privano del diritto all’unicità.