venerdì 29 gennaio 2010
mercoledì 27 gennaio 2010
27 gennaio 2010
(Memorie dell’Olocausto)
Unguenti di poesia
per curare anime
esposte alla vita
memorie di date
volti, luoghi e paure
marchiate sul cuore
la guida loquace
abbracciato ha il silenzio
per dare un segnale
appare nudo adesso
il ramo essenziale
di essere uomini
per tutti i vissuti
di ebrei, zingari, diversi
trattenuti ricordi
una musica lenta
nel vento, vivendo quel canto
da non cantare mai soli
chi si sporge
nel mare, e non teme
sa già quasi nuotare
spera il sole
abbronzato di sale
spingendosi al mare
come incenso
che brucia di sandalo
vivendo in un palpito.
..... ed ora considerate
se questo è un uomo.
Unguenti di poesia
per curare anime
esposte alla vita
memorie di date
volti, luoghi e paure
marchiate sul cuore
la guida loquace
abbracciato ha il silenzio
per dare un segnale
appare nudo adesso
il ramo essenziale
di essere uomini
per tutti i vissuti
di ebrei, zingari, diversi
trattenuti ricordi
una musica lenta
nel vento, vivendo quel canto
da non cantare mai soli
chi si sporge
nel mare, e non teme
sa già quasi nuotare
spera il sole
abbronzato di sale
spingendosi al mare
come incenso
che brucia di sandalo
vivendo in un palpito.
..... ed ora considerate
se questo è un uomo.
martedì 19 gennaio 2010
E ora considerate se questo è un uomo
di ADRIANO SOFRI
Di nuovo, considerate di nuovo
Se questo è un uomo,
Come un rospo a gennaio,
Che si avvia quando è buio e nebbia
E torna quando è nebbia e buio,
Che stramazza a un ciglio di strada,
Odora di kiwi e arance di Natale,
Conosce tre lingue e non ne parla nessuna,
Che contende ai topi la sua cena,
Che ha due ciabatte di scorta,
Una domanda d´asilo,
Una laurea in ingegneria, una fotografia,
E le nasconde sotto i cartoni,
E dorme sui cartoni della Rognetta,
Sotto un tetto d´amianto,
O senza tetto,
Fa il fuoco con la monnezza,
Che se ne sta al posto suo,
In nessun posto,
E se ne sbuca, dopo il tiro a segno,
"Ha sbagliato!",
Certo che ha sbagliato,
L´Uomo Nero
Della miseria nera,
Del lavoro nero, e da Milano,
Per l´elemosina di un´attenuante
Scrivono grande: NEGRO,
Scartato da un caporale,
Sputato da un povero cristo locale,
Picchiato dai suoi padroni,
Braccato dai loro cani,
Che invidia i vostri cani,
Che invidia la galera
(Un buon posto per impiccarsi)
Che piscia coi cani,
Che azzanna i cani senza padrone,
Che vive tra un No e un No,
Tra un Comune commissariato per mafia
E un Centro di Ultima Accoglienza,
E quando muore, una colletta
Dei suoi fratelli a un euro all´ora
Lo rimanda oltre il mare, oltre il deserto
Alla sua terra - "A quel paese!"
Meditate che questo è stato,
Che questo è ora,
Che Stato è questo,
Rileggete i vostri saggetti sul Problema
Voi che adottate a distanza
Di sicurezza, in Congo, in Guatemala,
E scrivete al calduccio, né di qua né di là,
Né bontà, roba da Caritas, né
Brutalità, roba da affari interni,
Tiepidi, come una berretta da notte,
E distogliete gli occhi da questa
Che non è una donna
Da questo che non è un uomo
Che non ha una donna
E i figli, se ha figli, sono distanti,
E pregate di nuovo che i vostri nati
Non torcano il viso da voi.
..... ed ora considerate
se questo è un uomo.
di ADRIANO SOFRI
Di nuovo, considerate di nuovo
Se questo è un uomo,
Come un rospo a gennaio,
Che si avvia quando è buio e nebbia
E torna quando è nebbia e buio,
Che stramazza a un ciglio di strada,
Odora di kiwi e arance di Natale,
Conosce tre lingue e non ne parla nessuna,
Che contende ai topi la sua cena,
Che ha due ciabatte di scorta,
Una domanda d´asilo,
Una laurea in ingegneria, una fotografia,
E le nasconde sotto i cartoni,
E dorme sui cartoni della Rognetta,
Sotto un tetto d´amianto,
O senza tetto,
Fa il fuoco con la monnezza,
Che se ne sta al posto suo,
In nessun posto,
E se ne sbuca, dopo il tiro a segno,
"Ha sbagliato!",
Certo che ha sbagliato,
L´Uomo Nero
Della miseria nera,
Del lavoro nero, e da Milano,
Per l´elemosina di un´attenuante
Scrivono grande: NEGRO,
Scartato da un caporale,
Sputato da un povero cristo locale,
Picchiato dai suoi padroni,
Braccato dai loro cani,
Che invidia i vostri cani,
Che invidia la galera
(Un buon posto per impiccarsi)
Che piscia coi cani,
Che azzanna i cani senza padrone,
Che vive tra un No e un No,
Tra un Comune commissariato per mafia
E un Centro di Ultima Accoglienza,
E quando muore, una colletta
Dei suoi fratelli a un euro all´ora
Lo rimanda oltre il mare, oltre il deserto
Alla sua terra - "A quel paese!"
Meditate che questo è stato,
Che questo è ora,
Che Stato è questo,
Rileggete i vostri saggetti sul Problema
Voi che adottate a distanza
Di sicurezza, in Congo, in Guatemala,
E scrivete al calduccio, né di qua né di là,
Né bontà, roba da Caritas, né
Brutalità, roba da affari interni,
Tiepidi, come una berretta da notte,
E distogliete gli occhi da questa
Che non è una donna
Da questo che non è un uomo
Che non ha una donna
E i figli, se ha figli, sono distanti,
E pregate di nuovo che i vostri nati
Non torcano il viso da voi.
..... ed ora considerate
se questo è un uomo.
lunedì 18 gennaio 2010
giovedì 14 gennaio 2010
venerdì 8 gennaio 2010
27 gennaio 2010
A.A.A. Cercasi lettori di poesie
in lingua madre e dialetto
Ritorna al casale l’iniziativa più poetica che c’è!
Nate nell'ambito dell'anno internazionale dell'Unesco sulle lingue madre, continuano a La Città dell’Utopia le serate dedicate alle poesie del mondo, con letture in lingua madre.
Per la sesta serata prevista per mercoledì 27 gennaio, invitiamo e cerchiamo candidati per leggere una poesia in lingua madre o dialetto, sulla tematica
Ritorna al casale l’iniziativa più poetica che c’è!
Nate nell'ambito dell'anno internazionale dell'Unesco sulle lingue madre, continuano a La Città dell’Utopia le serate dedicate alle poesie del mondo, con letture in lingua madre.
Per la sesta serata prevista per mercoledì 27 gennaio, invitiamo e cerchiamo candidati per leggere una poesia in lingua madre o dialetto, sulla tematica
"i muri"
Durante la lettura, la traduzione in italiano sarà leggibile su maxi-schermo.
Accompagnamento musicale dal vivo a cura
Durante la lettura, la traduzione in italiano sarà leggibile su maxi-schermo.
Accompagnamento musicale dal vivo a cura
di Marco Cinque (voce e flauti etnici) e
Pino Pecorelli (percussioni etniche)
Inviaci il testo originale e la traduzione in italiano delle poesie
entro e non oltre lunedì 25 gennaio 2010
Per informazioni ed adesioni
"La Città dell'Utopia"
Servizio Civile Internazionale - Italia
Via Valeriano, 3F
(Metro B San Paolo)
00145 Roma. Italia
Tel. 0659648311
lacittadellutopia@sci-italia.it
www.lacittadellutopia.it
___________________________________________________________________
Per informazioni e contatti
La Città dell'Utopia
Servizio Civile Internazionale - Italia
Via Valeriano, 3F
(Metro B San Paolo)
00145 Roma, Italia
Tel. 06 59648311
lacittadellutopia@sci-italia.it
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Inviaci il testo originale e la traduzione in italiano delle poesie
entro e non oltre lunedì 25 gennaio 2010
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