(Memorie dell’Olocausto)
Unguenti di poesia
per curare anime
esposte alla vita
memorie di date
volti, luoghi e paure
marchiate sul cuore
la guida loquace
abbracciato ha il silenzio
per dare un segnale
appare nudo adesso
il ramo essenziale
di essere uomini
per tutti i vissuti
di ebrei, zingari, diversi
trattenuti ricordi
una musica lenta
nel vento, vivendo quel canto
da non cantare mai soli
chi si sporge
nel mare, e non teme
sa già quasi nuotare
spera il sole
abbronzato di sale
spingendosi al mare
come incenso
che brucia di sandalo
vivendo in un palpito.
..... ed ora considerate
se questo è un uomo.
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