mercoledì 27 gennaio 2010

27 gennaio 2010

(Memorie dell’Olocausto)

Unguenti di poesia
per curare anime
esposte alla vita

memorie di date
volti, luoghi e paure
marchiate sul cuore

la guida loquace
abbracciato ha il silenzio
per dare un segnale

appare nudo adesso
il ramo essenziale
di essere uomini

per tutti i vissuti
di ebrei, zingari, diversi
trattenuti ricordi

una musica lenta
nel vento, vivendo quel canto
da non cantare mai soli

chi si sporge
nel mare, e non teme
sa già quasi nuotare

spera il sole
abbronzato di sale
spingendosi al mare

come incenso
che brucia di sandalo
vivendo in un palpito.

..... ed ora considerate
se questo è un uomo.

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