lunedì 12 gennaio 2009
ALLA PALESTINA
Ed io ti cerco
in una fila senza fine
ad un posto di blocco
e non ti riconosco
ti cerco fra le righe
di un quotidiano che
non ti vuole nominare
ti cerco sulle scritte
di un muro che somiglia
a tutti i muri di sempre
ti cerco fra le foto
che ho scattato e
mai sviluppato
ti cerco nei gesti che
avrei voluto fare
ma non ho fatto
ti cerco a Sabra e Chatila,
e non so più scrivere i posti
che t’hanno vista morire
morire mille volte
ogni volta con nome diverso
ma sempre con lo stesso volto
che io non so riconoscere, ricordare
ti cerco fra le parole
che stavo per dire ma
non ho detto, fra tutti
i verbi all'infinito
che non ho saputo coniugare
ti cerco sul Ponte di Allemby
o su altri mille lembi
di terra mobile o ferma
ti cerco profanata e
stuprata da mani di
soldati o coloni o insediati
ti cerco liberata e bella
e sensuale e viva
come le onde del mare
ti cerco nei miei giorni a venire
e ti cerco negli spari di
cui ho sentito solo l'eco
ti cerco e non ti riconosco
ho scordato il tuo viso
ho scordato il tuo sorriso
il sorriso di tutti quelli che
non sono come me
il sorriso di tutti quelli che
in un qualche posto
dove io passo e non mi fermano
stanno fermi e non possono passare
il sorriso di chi vede il mare
ma non lo può navigare.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento