giovedì 15 gennaio 2009
STOP AL MASSACRO LIBERTÀ PER GAZA
Crediamo che difendere la Pace significhi proteggere giustizia e verità.
La giustizia, negata ai palestinesi in quarant� anni di occupazione, implica che Israele rispetti il diritto internazionale, le risoluzioni delle Nazioni Unite ed i vincoli del diritto umanitario sanciti dalla IV Convenzione di Ginevra.
La verità necessita il rifiuto della pratica disonesta e immorale che mette le parti del conflitto allo stesso livello, occupante con occupato, aggressore con aggredito.
La verità implica la ferma denuncia delle condizioni disumane ed insostenibili vissute dalla popolazione di Gaza in questi 16 giorni di guerra, ma già stremate da due anni di assedio militare ed embargo economico.
La verità è che la sicurezza di Israele dipende dalla libertà della popolazione palestinese
L'esercito israeliano sta invece commettendo un massacro a Gaza, che ha provocato fino ad ora la morte di più di 900 persone ed il ferimento di più di tremila, oltre che la distruzione di migliaia di case, e pesantissimi danneggiamenti ad infrastrutture educative, sanitarie, religiose, trasformando la striscia di Gaza da prigione a cielo aperto ad un cumulo di macerie. Non è un tale massacro che può fermare il lancio di missili da parte di Hamas su Israele, ma solo il dialogo tra le parti sulla base di un serio negoziato politico.
Di fronte a questa realtà la società civile intende reagire con forza per denunciare e sanzionare crimini di guerra come i bombardamenti indiscriminati, l'uccisione deliberata di civili, l'uso di armi chimiche e non convenzionali. Non possiamo rimanere in silenzio davanti alla complicità dei nostri governi e dell�Unione Europea che, invece di vincolare Israele al rispetto del diritto e di chiamarlo a rispondere dei propri crimini davanti ai tribunali internazionali, rafforzano le proprie relazioni sottoscrivendo nuovi accordi commerciali ed economici.
Crediamo fermamente che queste scelte ostacolino una pace giusta nella regione, nel rispetto dei principi democratici e dei diritti umani.
Per queste ragioni ci rivolgiamo ai governi nazionali e all�Unione Europea affinchè:
- Esigano l'immediata interruzione delle operazioni militari a Gaza.
- Vincolino Israele al rispetto del diritto internazionale e delle risoluzioni dell�ONU, pena la sospensione di tutti gli accordi militari, commerciali e di cooperazione.
- Si impegnino a lavorare per la costruzione di una pace vera e giusta in Medioriente, legittimando e promuovendo il negoziato con tutte le parti coinvolte.
- Esigano dai mezzi pubblici di informazione una copertura non reticente e menzognera dei fatti relativi al conflitto.
Come società civile, sosteniamo l'opzione della resistenza popolare nonviolenta all'occupazione. E' necessario moltiplicare iniziative come quelle del Free Gaza Movement con le sue navi che salpano verso Gaza, e associano il soccorso umanitario alla sfida nonviolenta dell'assedio da parte di osservatori dei diritti umani, politici e giornalisti.
Ci uniamo alla manifestazione nazionale convocata dalle comunità palestinesi italiane a Roma, il 17 gennaio 2008, con concentramento in Piazza Vittorio Emanuele alle 15.30.
Ci troveremo nel corteo, con le bandiere della pace, dietro allo striscione
STOP ALL'ASSEDIO DI GAZA!
Per Adesioni: nordsud@sci-italia.it
Primi Firmatari:
Servizio Civile Internazionale
Centro Internazionale Crocevia
Un ponte per...
Associazione "Gazzella-onlus"
WILPF-Italia (Women International Legue for Peace and Freedom)
Comitato Varesino per la Palestina
Gruppo di sostegno alla campagna �End the siege on Gaza�
Associazione KARAWAN - Roma
U.S. Citizens for Peace & Justice - Rome
CRIC - Centro Regionale d'Intervento per la Cooperazione
Donne in Nero
Associazione Giovani Palestinesi Wael Zwaiter
Associazione Aktivamente
Vento di Terra ONLUS
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