giovedì 15 gennaio 2009

le parole del poeta israeliano Aaron Shabtai che con grande
coraggio denuncia la deriva reazionaria dei suoi connazionali :


Se mi chiedete

Se mi chiedete

Di dare la caccia a un ragazzo

A 150 metri di distanza

Con un fucile a cannocchiale,

Se mi chiedete di sedermi in un tank e

Dalle altezze della moralita' ebraica,

Fare penetrare un obice

Nella finestra di una casa,

Mi togliero' gli occhiali

E borbottero' cortesemente:

'No, signori!

Rifiuto di spogliarmi

Per sguazzare con voi

In un bagno di sangue'.

Se mi chiedete

Di tendere le orecchie

Perche' voi ci caghiate dentro,

Scusandomi, diro':

'no, grazie!

Le vostre parole puzzano,

Preferisco sedermi

Sull'asse del mio cesso!'

Meglio dunque che la smettiate,

Perche' se vi ostinate,

Se continuate a insistere

Che io mi unisca alla vostra muta,

Per grugnire insieme,

Perche' insieme ci rotoliamo

E ci facciamo tutti crescere addosso

Setole di porco,

E insieme affondiamo

Le nostre narici di lupi

Nella carne cruda,

Perdero' la pazienza

E rispondero' con fermezza:

'Signor Primo Ministro,

Onorevole Generale,

Sua Eccellenza Deputato..

Sua Santita' il Rabbino,

Baciatemi il culo!'




Marco Benevento RSU FIOM

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